Due ricette Nikkei da “Vale un Perù”

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The World’s 50 Best Restaurants 2025, per la prima volta in Italia e a Torino, premia la cucina peruviana e Nikkei di Maido a Lima: la felicità di Miguel Bustinza e Patricia Trujillo, che da sempre in città condividono il racconto della loro terra.

La vittoria di Maido di Mitsuharu Tsumura nella classifica dei The World’s 50 Best Restaurants 2025 porta nuovamente sotto i riflettori internazionali la cucina peruviana, frutto di una biodiversità straordinaria, radici precolombiane e un patrimonio di contaminazioni culturali. Un viaggio tra storia, ingredienti e strategie che hanno reso il Perù una potenza gastronomica globale, riscoperta negli ultimi anni e premiata già nel 2023 con la vittoria del ristorante Central di Lima, guidato dagli chef Virgilio Martinez e Pía León.

Maido, il nuovo ristorante numero uno al mondo, è da tempo considerato il massimo interprete della cucina Nikkei (la cucina che fonde tecniche e ingredienti giapponesi e peruviani) e tra i più alti narratori della gastronomia peruviana contemporanea. È stato incoronato miglior ristorante dell’America Latina per quattro volte dal 2017 a oggi, e poi miglior ristorante del mondo, grazie alla sua proposta che unisce due mondi lontani, ma sorprendentemente armonici, che trovano in alcuni piatti la perfetta fusione di due tradizioni antiche.  

A Torino, città che ha ospitato quest’anno la The World’s 50 Best Restaurants, la cultura gastronomica peruviana e Nikkei è da sempre ciò che porta avanti lo spirito di “Vale un Perù”, che oggi non nasconde tutta la sua felicità per la vittoria di Maido, portavoce nel mondo di ingredienti, sapori e ricchezza peruviana.  

Oggi sento con orgoglio che la cucina peruviana sta vivendo uno dei suoi momenti più alti“, hanno commentato Miguel Bustinza e Patricia Trujillo. “Il Perú è un paese incredibile per varietà di prodotti: migliaia di tipi di patate, mais, ajíes, frutti amazzonici, pesci di ogni tipo, tuberi a volte dimenticati, una ricchezza che da sola potrebbe bastare. Ma la vera forza della nostra cucina, quella che ci ha fatto evolvere, è stato l’incontro. Abbiamo accolto l’eredità africana, l’influenza cinese e giapponese, il passaggio degli spagnoli, e di altri europei, degli arabi… e non li abbiamo tenuti ai margini, li abbiamo abbracciati. Abbiamo lasciato che la nostra identità crescesse, che si arricchisse, che diventasse qualcosa di ancora più nostro. Ecco perché credo che la vera autenticità non sia ripetere sempre la stessa ricetta come fosse intoccabile. Autentico è ciò che nasce dalla memoria ma sa anche guardare al presente. È ciò che evolve rimanendo fedele allo spirito, non alla forma. In un momento storico in cui alcune cucine si chiudono alla contaminazione, in cui si teme che aprirsi significhi snaturarsi, il Perú ha scelto un’altra strada. Abbiamo scelto il dialogo, la mescolanza, la modernità. E abbiamo dimostrato che si può innovare restando profondamente legati alle proprie radici. Oggi il mondo guarda alla nostra cucina non solo per i sapori, ma per il messaggio che portiamo, una cultura gastronomica viva, inclusiva, e senza paura del cambiamento. E questa è la vera lezione. Il futuro della gastronomia non sarà mai appannaggio di chi si chiude, ma di chi sa accogliere. Come abbiamo fatto noi“.

 Ceviche Nikkei 

Tra i piatti proposti da Miguel e Patricia anche ricette che raccontano quella stessa contaminazione che muove l’altissima cucina di “Micha” Tsumura, come il Ceviche Nikkei o il Tiradito Nikkei, di cui trovate le ricette nella cartella stampa.

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