66ª Edizione dei Premi David di Donatello

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David alla Carriera 2021 a Sandra Milo
David Speciale 2021 a Diego Abatantuono

Il riconoscimento sarà assegnato l’11 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su RAI 1

Sandra Milo riceverà il David alla Carriera e Diego Abbatantuono il David Speciale 2021,nel corso della 66ª edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone.

Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 11 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su RAI 1 condotta da Carlo Conti. L’edizione del 2021 si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.

“Chi se non Sandra Milo, la bionda vaporosa e svanita, si fa per dire, amata da Fellini che la immortala come sogno erotico in 8½ e Giulietta degli Spiriti?”. Per Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano: “Il David alla Carriera è un omaggio alla battagliera Salvatrice Elena Greco, questo il suo vero nome, svelata al cinema, non per caso, dal regista delle donne Antonio Pietrangeli. Sotto la sua direzione si ricordano pellicole iconiche quali Lo scapolo, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma e quel capolavoro, anche d’interpretazione, che è La visita, di cui Milo è dolce, ingannata e disillusa protagonista. L’attrice, che sorprendentemente non ha mai ricevuto una candidatura ai David di Donatello, ha recitato per tanti, da Roberto Rossellini a Gabriele Salvatores, da Gabriele Muccino a Pupi Avati, da Jean Renoir e Claude Sautet. La sua è una presenza quasi votiva, simbolo della femminilità e di come l’ha interpretata il nostro più grande cinema. Milo è la donna che i sogni degli uomini hanno immaginato, ma che l’attrice, con la sua astuzia, ha saputo mettere all’angolo. L’Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnarle il David alla Carriera”.

SANDRA MILO
Nel corso della sua carriera, recita per alcuni dei più importanti registi della storia del cinema italiano, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli e Federico Fellini fino alle più recenti collaborazioni con Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino. Dotata di grande autoironia e di una spontanea vena comica, l’attrice esordisce sul grande schermo nel 1955 al fianco di Alberto Sordi e Nino Manfredi ne Lo scapolo di Antonio Pietrangeli: il film segna l’inizio di un sodalizio artistico fra il regista e l’interprete che prosegue in altre tre occasioni (Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, La visita). Nel corso degli anni, Sandra Milo è protagonista di pellicole come Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini e Frenesia dell’estate di Luigi Zampa e L’ombrellone di Dino Risi. Nel 1963 arriva la consacrazione grazie a 8½ di Federico Fellini, film vincitore di due Premi Oscar®: il regista riminese dirigerà l’attrice anche nel 1965 in Giulietta degli spiriti. Dopo una lunga esperienza televisiva, Sandra Milo torna a recitare al cinema in film come Il cuore altrove di Pupi Avati, Happy Family di Gabriele Salvatores e nel film campione d’incassi A casa tutti bene di Gabriele Muccino, che si è aggiudicato il David dello Spettatore nel 2019.

“Il David Speciale 2021, dichiara Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano, va a Diego Abbatantuono, grandissimo protagonista del nostro panorama artistico, con una carriera sorprendente che gli ha già regalato cinque candidature ai Premi David di Donatello. Protagonista poliedrico e amatissimo, nasce con la stagione del cabaret e prende slancio popolare con l’invenzione linguistica del “terrunciello”, passando attraverso film cult come I Fichissimi ed Eccezzziunale… veramente per poi incontrare autori come Luigi Comencini, Giuseppe Bertolucci, Carlo Mazzacurati, Ettore Scola e, specialmente, Pupi Avati e Gabriele Salvatores con il quale intraprenderà un vero sodalizio che lo porterà sino all’Oscar® con Mediterraneo. Sornione e antidrammatico, Diego Abatantuono si aggira con la grazia di un ballerino fra la comicità estrema dai tempi perfetti, il cinema d’autore e la commedia dal sorriso lieve, malinconico. Una scorza di ironia e autoironia con gli anni sempre più venata di grande umanità, come dimostrano anche gli ultimi film Bacio lo Sposo, Tutto il mio folle amore e Dieci giorni con Babbo Natale, tra loro così diversi eppure uniti dalla magnetica presenza del protagonista. In lui si incontrano l’essenza della grande commedia italiana e la modernità del presente. Il David Speciale intende festeggiare questa sua magnifica unicità”.

Diego Abatantuono
Dal grande schermo alla TV, dal cabaret al teatro, Diego Abatantuono è una delle voci più originali e poliedriche dello spettacolo italiano. Attore di notevole talento, spesso in bilico fra ironia e disincanto, Abatantuono è protagonista di commedie di culto e, allo stesso tempo, interprete di personaggi intensi e drammatici. Il primo ruolo di rilievo lo vede al fianco di Monica Vitti ne Il tango della gelosia (1981) di Steno. Di grande successo anche I fichissimi ed Eccezzziunale… veramente di Carlo Vanzina con cui inizierà una collaborazione che proseguirà fino agli anni duemila. Pupi Avati intuisce la sua vena di attore drammatico e lo dirige, nel 1986, in Regalo di Natale e, successivamente, ne La rivincita di Natale, Il testimone dello sposo, La cena per farli conoscere e Gli amici del bar Margherita. Di straordinaria importanza per la carriera di Abatantuono il sodalizio con Gabriele Salvatores che va da Marrakech Express e Turné, passa per il successo planetario di Mediterraneo, premiato con l’Oscar® come miglior film straniero nel 1992, e prosegue con Puerto Escondido, Nirvana, Amnèsia, Io non ho paura, Happy Family e Tutto il mio folle amore.
Si ringrazia l’Università Telematica Pegaso per il sostegno.