Carnevale di Monteroni di Lecce emozioni e diversità

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Intenso come i sentimenti, emozionante come il valore della diversità. Non si è ancora spenta l’eco del successo riscosso dal CARNEVALE DEI RAGAZZI di Monteroni di Lecce, organizzato dall’Oratorio San Giovanni Bosco, dalla Parrocchia Maria Santissima Assunta, dalla Pro Loco, dall’Associazione dei Cinquantenni e da numerose altre associazioni con il sostegno dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mariolina Pizzuto, assessore alla cultura Ramona Visconti.

Hanno conquistato il primo e il secondo posto i gruppi mascherati organizzati dalla cooperativa sociale GeNSS, che ha sede a Monteroni e dà lavoro a 350 dipendenti, offrendo servizi per oltre mille persone in tutta la Puglia.

Primo premio al gruppo composto da oltre 90 persone dal titolo LA PEDAGOGIA DELLA DIVERSITA’ che si è ispirato ai toccanti versi del poeta Bruno Tognolini cui è incentrato l’insegnamento negli asili nido e che recitano così:

“Tu non sei come me: tu sei diverso/ Ma non sentirti perso/ Anch’io sono diverso, siamo in due/ Se metto le mie mani con le tue / Certe cose so fare io, ed altre tu / E messi insieme sappiamo far di più…”

Grandi e piccini (anche piccolissimi di pochi mesi) hanno indossato gli abiti di tanti elefantini per raccontare il valore della diversità, conquistando il primo premio.

Spiega la vicepresindente della cooperativa GeNSS, Marta Manfreda: “GeNSS è una cooperativa sociale di Monteroni che ha voluto partecipare al Carnevale monteronese con due gruppi di maschere per diffondere la cultura della pedagogia e dell’inclusione.

In particolare nel gruppo PEDAGOGIA DELLA DIVERSITA’, oltre 90 persone, tra operatori, genitori e bambini dai 3 anni ai 3 mesi e provenienti dagli asili nido Aldo Moro di Monteroni, Giovanni Paolo II di Veglie, Piccolo Principe di Lecce, Loris Malaguzzi di Lizzanello e del nido di Maglie, si sono vestiti da elefantini in aderenza con un importante filastrocca di Tognoni che viene letta nel nido ai bambini trattando attraverso il gioco l’importante tema della diversità e dell’accettazione dell’altro”.

“Il secondo gruppo”, prosegue la vicepresidente, “I COLORI DELLE EMOZIONI, si è ispirato al titolo di un bellissimo libro e ha visto coinvolte oltre 60 persone tra ragazzi disabili con i loro genitori e gli operatori dei centri BACO di Trepuzzi e Salice Salentino. Con questo gruppo volevamo trasmettere l’importanza dell’accettazione delle emozioni, tutte, e dell’importante lavoro che viene fatto nei nostri centri diurni ogni giorno per riconoscere e gestire in maniera efficace le emozioni”.

I due gruppi hanno conquistato il primo e il secondo posto. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione “Cuore e mani aperte” di don Gianni Mattia, impegnato nel campo dell’oncologia pediatrica.

MONTERONI E LA SUA MASCHERA TIPICA LU SCARPALAU

Monteroni, che ospita il grande complesso Ecotekne di UniSalento, si caratterizza perché è città universitaria, aperta alla cultura e all’accoglienza dei tanti professori, ricercatori e studenti. E si ispira proprio a questa caratteristica la maschera tipica della cittadina: lu SCARPALAU, un mix che intreccia l’attività artigianale tipica di Monteroni LU SCARPARU (che in dialetto salentino significa il calzolaio) con i laureati. Laureate le mamme e giovani studenti i figli… questi i simboli delle maschere con un richiamo evidente a UniSalento e anche alle grandi aziende del calzaturiero di Monteroni di Lecce che, per la qualità delle loro calzature, riforniscono grandi marchi della moda italiana e internazionale.

I Premi speciali

Ha ricevuto tantissimi premi anche per il gruppo mascherato SBIRULI’ i cui piccoli dell’ASILO NIDO hanno vestito gli abiti di pulcini (appena nati), pesciolini (quando iniziano a nuotare nel mare della vita) e farfalle (quando ormai sono pronti a prendere il volo).

Premio PRO LOCO a Matilde e Nicole che hanno interpretato NA TAZZURELLA E CAFE’. Premio speciale a CRUDELIA. Premio PRO LOCO alla piccola Angelica nei panni di SpongeBob. Premiati per la loro simpatia il papà con la sua bimba travestiti da la Bella e la Bestia e i simpaticissimi Lollo e Koala.

Il Carnevale è bello non solo quando si sfila e si viene premiati. Bellissime sono le giornate trascorse a preparare gli abiti tutti insieme.

Ci racconta il backstage la vicepresidente della cooperativa GeNSS, Manfreda: “E’ stato importantissimo il percorso di costruzione degli abiti, che ha visto coinvolti genitori, bambini, ragazzi con disabilità in appassionanti laboratori che hanno dato spazio a risate, gioia, momenti di condivisione, lo sporcarsi le mani e i vestiti senza preoccupazioni! La sfilata quindi è solo il culmine di un importante percorso inclusivo e di sostegno alla genitorialità a cui GeNSS tiene particolarmente”.

E così non appena il Carnevale finisce si ha subito voglia di ricominciare per vivere assieme nuovi momenti belli e spensierati.

Carmen Mancarella