Il Museo Bagatti Valsecchi lancia la campagna di crowdfunding “Illumina il Museo”

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Il Museo Bagatti Valsecchi cambia illuminazione grazie a due importanti partner, l’azienda IGuzzini Illuminazione Spa, prima azienda italiana e quinta in Europa nel settore dell’illuminazione, e l’architetto Margherita Suss di GMS Studio Associato, e lancia la campagna di crowdfunding “Illumina il Museo”, realizzata in collaborazione con la storica Libreria Bocca di Milano, la libreria più antica d’Italia (1775-2025), con sede in Galleria Vittorio Emanuele, che quest’anno ha deciso di festeggiare i suoi 250 anni di attività proprio al Museo Bagatti Valsecchi e ha attivato questa significativa iniziativa di raccolta fondi.

L’obiettivo della campagna di crowdfunding è quello di raggiungere la copertura finanziaria per larealizzazione di un nuovo e adeguato impianto illuminotecnico per il Museo Bagatti Valsecchiadoperando soluzioni innovative appositamente progettate nel rispetto degli ambienti e soprattutto delle diverse collezioni quattro-cinquecentesche e ottocentesche che i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi hanno raccolto con tanta dedizione.

Il progetto illuminotecnico studiato dall’architetto Margherita Suss si focalizza su due punti chiave: ricreare l’atmosfera degli ambienti pensati dai fratelli Bagatti Valsecchi a metà Ottocento e utilizzare le ultime tecnologie nel campo dell’illuminazione museale per valorizzare i capolavori delle collezioni.

L’attuale sistema di illuminazione, infatti, risale alla fine dell’Ottocento quando i due fratelli Fausto e Giuseppe accolsero l’innovazione della luce elettrica portandola all’interno di una dimora che loro avevano progettato con un intento strettamente rinascimentale, un’epoca nella quale la luce interna era affidata alle solo candele. Quindi la luce calda e antica, tipica di una casa di inizio secolo che spesso abbaglia i visitatori e rende difficoltosa la visita museale, verrà sostituita da un sistema di lampade che puntano ad esaltare alcune parti peculiari del percorso espositivo con precisi dettagli dei tanti elementi storico artistici e di alto artigianato di fine Quattrocento e di manifattura ottocentesca che popolano la Casa Museo.  

Per togliere la distonia tra casa di inizio secolo e percorso museale, il progetto prevede la dislocazione di oltre 300 proiettori iGuzzini a LED con ottiche differenziatetemperatura di colore delle sorgenti luminose pari a 3000K, con indice di resa cromatica pari a 90. Gli apparecchi, di ridottissime dimensioni, sono dislocati in posizioni defilate alle principali direzioni di osservazione o alloggiati in piantane, disegnate su misura per il museo, il cui aspetto richiama gli antichi candelabri quattrocenteschi presenti nella Sala dell’Affresco che apre il percorso di visita.

Oltre all’illuminazione d’accento delle opere, si garantisce anche l’illuminazione d’ambiente delle magnifiche sale, con i loro soffitti decorati e con le peculiarità che caratterizzano tutti gli interni dell’antica abitazione. Il sistema pensato è museale, che puntualizza e rileva le opere d’arte ma segna un accento ambientale sugli aspetti differenti che rendono il Museo Bagatti Valsecchi una casa da raccontare attraverso la luce in ogni minimo dettaglio.

La nuova luce per il Museo vuole essere uno strumento dinamico: essa è guida, memoria, accento e racconta qualcosa di speciale.

Prendendo parte al nuovo progetto di fundraising “Illumina il Museo”, chiunque potrà contribuire per ridare una nuova luce a una delle case-museo meglio conservate d’Europa, tutt’oggi considerata un unicum nel cuore del Quadrilatero della moda di Milano.

È possibile partecipare alla raccolta fondi accedendo a questo link https://gofund.me/d0d4ba42.

Chiunque decida di donare una cifra pari o superiore ai € 200,00, inoltre, riceverà in omaggio una copia del volume sulla Storia della Libreria Bocca che ha deciso di supportare il museo in questo progetto e allo stesso tempo di celebrare i suoi 250 anni di storia.

Come il Museo Bagatti Valsecchi anche la Libreria Bocca è un punto di riferimento della cultura milanese e italiana e la sua storia prende avvio all’inizio del XVIII secolo, con Antonio Secondo Bocca stampatore ad Asti e prosegue con la fine del secolo con la nascita dei fratelli Giuseppe, Carlo e Maurizio Bocca a Torino, titolari dell’azienda tipografica e libraria di famiglia. Nel corso della sua lunga esistenza, la libreria ha avuto sedi a Parigi, Firenze, Roma, Torino e Milano e annovera tra i suoi autori Gioberti, Pellico, Previati, Segantini, Nietzsche, Kierkegaard, Lombroso. La sede milanese è l’unica ad essere tutt’ora attiva, sotto la guida della Famiglia Lodetti che la gestisce dalla fine degli anni ’70, specializzandosi nella vendita di testi, monografie e cataloghi d’arte e diventando inoltre un luogo aperto all’incontro, alle esposizioni d’arte e allo scambio culturale.

Caratteristica quest’ultima che appartiene anche alla Casa Museo Bagatti Valsecchi, in quanto i fratelli, a metà Ottocento, la pensarono come un logo sempre aperto agli amici.