«Purtroppo, sua cugina è deceduta, stamattina, verso le 10:00. Allora, è uscita con la nipote, il giorno 11, e l’ha riportata alle 18 e 30 e quando l’ha riportata mi ha chiamato l’infermiere. l’infermiere dice: “Noi aspiriamo, ma c’è cibo” ha sicuramente mangiato e le è andato tutto di traverso ma è stata fuori a mangiare con la nipote. In ospedale la situazione era critica, l’hanno aspirata, l’hanno ripulita, hanno fatto la terapia antibiotica. Quando è entrata in ospedale è entrata in codice rosso, la signora già aveva avuto un grave danno respiratorio importante.». Questa la testimonianza esclusiva di un dipendente della Rsa di Catania dov’era in cura Maria Basso, morta per aver mangiato degli spaghetti, andata in onda oggi a Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Myrta Merlino su Canale 5. Ai domiciliari con l’accusa di omicidio c’è la pronipote, Paola Pepe. E su di lei, oggi, si abbattono le accuse di tutta la famiglia.
E ancora, continua il dipendente parlando a telefono con Mario, il cugino di Maria Basso: «…aveva difficoltà a deglutire, infatti, noi, abbiamo fatto la dieta disfagica con l’addensante e tutto il pasto veniva omogeneizzato. La signora ha insistito: “Mia zia si mangia anche gli spaghetti, fuori con me”, voglio dire: lei era a conoscenza delle condizioni della signora e mi dice: “No, lei con me mangia anche gli spaghetti…”. Io sono rimasto esterrefatto me l’ha riportata alle 18 e 30, perché è uscita di mattina, in condizioni allucinanti.».