Il corno barocco accoglie la primavera. L’Accademia di Sant’Uberto alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

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I brani del repertorio più nobile compongono un programma scelto per accogliere la nuova stagione. Torna il Concerto di primavera, che domenica 12 maggio, alle ore 17, porterà i corni barocchi dell’Accademia di Sant’Uberto a suonare nella prestigiosa cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, negli eleganti spazi del Salone d’onore.
La novità di quest’anno è l’aggiunta della voce, perché l’ensemble che eseguirà i brani include anche Federica Leombruni (contralto) e Davide Galleano (tenore), oltre al violoncello di
Clara Ruberti e al virginale di Matteo Cotti.
Si tratta del saggio finale di un corso di corno barocco che si è tenuto presso la Reggia di Venaria nella prima parte dell’anno, sede musicale dell’Accademia di Sant’Uberto. La formazione ha portato l’arte musicale dei suonatori di corno da caccia, che comprende anche l’impiego nella
musica d’arte, con la denominazione attuale di «corno naturale barocco», al riconoscimento
Unesco nel 2020. Si tratta del secondo anno di questo corso, un risultato estremamente rilevante in quanto consente di dare continuità alle lezioni e fornire una formazione musicale valida e solida, premesse indispensabili per il futuro dei giovani musicisti.
Corso di formazione e concerto sono sostenuti dal bando di finanziamento Legge 77 del Ministero della Cultura riservato ai Patrimoni Culturali Immateriali Unesco e dal contributo della Fondazione CRT, attraverso il bando Not&Sipari.

Il concerto
Il programma del 12 maggio prevede musiche di G.P. Telemann, gli otto brani della Suite 55-F3 in Fa; l’aria (contralto) “Va tacito” dal Giulio Cesare (1723) e l’aria (tenore) “Mira il ciel” dall’Arminio (1736) di G. F. Haendel; l’aria (tenore) “Alle minacce di fiera belva” dal Farnace (1739) di A. Vivaldi.
L’apertura è dedicata ai primi quattro brani della suite di Telemann. Il compositore di Amburgo,
finissimo artigiano, è in grado di comporre musica per ogni strumento con grande padronanza.
Si passa quindi a tre arie del repertorio barocco – “Va tacito”, “Mira il ciel” e “Alle minacce di fiera
belva”, per poi concludere con gli altri quattro brani della suite di Telemann. Una particolare attenzione va prestata alla fanfara finale, una vera esplosione di scintillante energia barocca.

Il corso
Il corso di perfezionamento annuale è tenuto dal M° Ermes Pecchinini presso la sede dell’Accademia di Sant’Uberto alla Reggia di Venaria. Nel corso, l’Accademia mette a disposizione degli strumenti antichi per chi non ne possedesse. La partecipazione, gratuita, è operativa dopo una valutazione preliminare.
Questo secondo anno di seminario permanente sul corno barocco si articola in una serie di incontri a scadenza mensile e si rivolge a giovani cornisti che vogliono avvicinarsi al mondo della
musica antica, ma anche ai cornisti amatori. Gli incontri si svolgono sotto forma di lezioni concerto e prevedono sia delle lezioni frontali, sia delle lezioni di gruppo. Alcuni incontri in programma potrebbero svolgersi in altre prestigiose residenze di grande rilievo storico artistico, collegate alla storia del corno da caccia.